Marketing emozionale:
strategie di comunicazione
Al giorno d’oggi, è fondamentale lavorare sull’umanizzazione di un’impresa, in termini di comunicazione.
Stiamo vivendo l’era del Marketing 4.0: come l’industria 4.0 tende all’automazione, così il marketing subisce una trasformazione, passando dal tradizionale al digitale.
A tal proposito, ogni azienda dovrebbe comunicare in maniera bidirezionale, tenendo conto del comportamento degli utenti, compresa la sua esperienza online.
Infatti, ognuno di noi è caratterizzato sostanzialmente da due tipi di connessione: cuore e cervello. Pertanto, bisogna adottare una comunicazione che sia in grado di attivare sia la parte istintiva che ragionata di una persona, quindi, una strategia comunicativa che lavori su entrambe le sfere:
- INTELLIGENZA - parlare alla mente;
- EMOZIONE – toccare il cuore.
Alla base del nostro essere c’è la soddisfazione di un bisogno, di un desiderio, che sia semplice o complesso. Perciò, è necessario individuare ed analizzare quei bisogni, per poi trasformarli in emozioni.
Ciò vale sia per il mercato italiano che per quello estero, ma va considerato il fatto che i livelli di bisogno cambiano a seconda del territorio a cui ci si approccia: di conseguenza, è indispensabile fare una valutazione attenta per aree di mercato, affinché si percepisca quanto un prodotto sia commercializzato in un paese, fino a rendersi conto del livello di bisogno, agendo di conseguenza.
Oltre ad emozionare, è fondamentale riuscire a dare una risposta immediata, ascoltando, osservando ed esaminando le esigenze degli utenti. Ad esempio, progettare un sito web e/o un e-commerce performante vuol dire essere capace di fargli compiere poche azioni ma mirate: dobbiamo accontentarlo, soddisfacendo il bisogno in poche mosse.
Ogni azienda ha l’esigenza di catturare l’attenzione. Le informazioni su internet sono davvero tante, quindi, non è semplice infilarsi nel cosiddetto ‘’marketing dell’attenzione’’: ciò non significa che sia un’impresa impossibile, anzi, solo lavorando sull’intelligenza, sia logica che emotiva, in contemporanea, possiamo raggiungere l’obiettivo.
Lo storytelling, ad esempio, è un valido strumento per una strategia comunicativa di riuscita: un sistema ormai collaudato per l'efficacia a livello di funzionalità.
Come realizzare uno STORYTELLING di successo?
- Stabilisci un obiettivo – è da qui che parte tutto, ovvero, l’idea, la strategia, il modus operandi;
- parla semplice - utilizza un linguaggio chiaro e trasparente;
- scrivi con sentimento – concentrati su un sentimento specifico ed esprimilo, seguendone il flusso;
- usa un ritmo ben preciso – quanto più vicino alla tua realtà interiore, adoperando frasi brevi e coincise, scandite dall’assonanza tra le parole (meglio non complesse, ma di uso comune);
- distinguiti dalla massa, mediante uno stile unico nel suo genere;
- inquadra un’idea (precisa e chiara), che sia collegata ad un sentimento – scrivila subito, così come appare nella mente; poi riesaminala, affinché sia plausibile; stila una storia senza fermarti, fino alla fine; leggila e modificala, se necessario (è fondamentale che esprima esattamente l’idea primordiale); ciò garantisce autenticità e originalità del racconto;
- scegli un argomento di uso comune (dolore, paura, amore, morte) – must che emozionano tutti; ricorda che siamo fatti di ricordi, anche se viviamo nel presente; il coinvolgimento del lettore è alla base di tutto; quindi, fai degli esempi concreti di vita, in cui ogni persona si riconoscerebbe; redigi periodicamente una lista di argomenti interessanti, che potrai trattare di volta in volta;
- scrivi di getto - anche se non hai nulla da dire in quel momento; tieni conto che il cervello non si ferma mai; si consiglia di scrivere almeno per mezz’ora di seguito ogni giorno, perchè aiuta a sviluppare le abilità di scrittura;
- inserisci personaggi credibili nella tua storia, che siano facilmente riscontrabili nella realtà, tangibili;
- coinvolgi ed emoziona - il racconto, più del concetto, ha una potenza straordinaria.
D’altronde, le emozioni vengono provocate dalle storie: l’utente, infatti, avverte una connessione tra cuore e cervello, che collegherà al brand che l’ha scaturita, per poi riconoscerlo nel tempo.
Non è sufficiente analizzare i comportamenti del target, ma bisogna scendere più nello specifico. Se vuoi posizionare il tuo prodotto in un mercato, oltre ad avere ben chiaro il messaggio da trasmettere, chiediti sempre:
A chi lo comunico?
Qual è il mio target?
Chi voglio raggiugere?
Più conosciamo gli interessi del pubblico di riferimento, più sapremo sul loro conto e sulla psicologia, riuscendo nel nostro intento.
Non possiamo utilizzare le stesse formule per tutti, soprattutto se ci rivolgiamo a mercati diversi, perché tutto cambia in base a cultura, modi di vivere, tradizioni.
L’importante è stimolare: trasferire un messaggio preciso, attraverso immagini che fuoriescano, in un certo senso, dal contenuto, senza mai perdere di vista il desiderio dell’utente.
La comunicazione è l’essenza di qualsiasi business per un marketing vincente per approdare su nuove terre: bisogna approcciarsi al consumatore attraverso le sue esperienze emozionali, anziché il solito valore d’uso effettivo del prodotto.
Il 20% è ciò che dici, l’80% è come lo dici!
Prendiamo coscienza dell’evoluzione del marketing e sfruttiamola a nostro vantaggio.
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