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In quale fase di vita si trova attualmente la tua azienda?

 

Ogni impresa si distingue da un’altra per il proprio ciclo di vita.
Purtroppo, non è possibile definire, a priori, quanto tempo possa durare, né tantomeno quale possa essere l’estensione delle diverse fasi che lo articolano.

Tuttavia, in linea generale, il processo di vita di un’azienda è costituita dai seguenti periodi:

1 - NASCITA;
  2 - SVILUPPO;
   3 - MATURITÀ;
 4 - DECLINO.

 

 

 

FASE 1: NASCITA

 

Nella prima fase, l’impresa è agli esordi e comincia a definire la vision, la mission e le strategie di fondo, allineando tutte le forze al conseguimento dei primi obiettivi.
In questa fase di nascita, si percepisce un alto livello di energia, positività ed entusiasmo tra gli individui che fanno parte dell’impresa, prediligendo lo spirito di collaborazione ed integrità.
Si tratta della fase più breve del ciclo di vita (della durata massima di un anno), in cui si respira un principio di identificazione comune, in relazione all’idea imprenditoriale, ed una forte motivazione; d’altronde, il clima organizzativo è dinamico e creativo.
L’azienda non ha MOL (Margine Operativo Lordo), per cui sarebbe inopportuno coprire degli investimenti con debiti a breve e/o a medio/lungo termine: infatti, ne risulterebbe la sindrome del debito, come inevitabile conseguenza, che genera altri debiti, per riparare quelli iniziali.
Dunque, si consiglia di non spingersi oltre i confini nazionali durante una fase così delicata del ciclo di vita di un’impresa.

 

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FASE 2: SVILUPPO

 

Nel periodo di sviluppo, l’azienda vive un momento di grande espansione, caratterizzato dall’apprezzamento dei propri prodotti, rispetto al target di riferimento, e dal miglioramento della brand reputation.
I vari collaboratori sono orgogliosi di lavorare per quella realtà imprenditoriale, conservando uno stato di euforia per i risultati raggiunti.
L’organico cresce per soddisfare la domanda e si raggiunge il punto di pareggio tra costi e ricavi: quindi, si generano i primi utili, consolidando la redditività.

 

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FASE 3: MATURITÀ

 

Durante la fase di maturità del ciclo di vita, si raggiungono i massimi risultati in termini economico-finanziari ed i prodotti offerti sono ormai noti ed affermati nel mercato interno.
In questa fase, l’organizzazione aziendale potrebbe diventare più rigida e burocratizzata, rischiando di venir meno alle motivazioni e all’entusiasmo iniziale, mostrato dalle risorse umane. Non è inusuale che, alcuni collaboratori, potrebbero essersene andati, lasciando il posto a novelle figure professionali.
Inoltre, potrebbe subentrare il rischio che la liquidità ottenuta non venga reinvestita nel processo di differenziazione dell’offerta rispetto ai concorrenti, ma, ad esempio, nell’esclusivo beneficio degli azionisti o proprietari.

 

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FASE 4: DECLINO

 

Nella fase terminale, l’impresa perde competitività, creando un rischio di obsolescenza.
Gli indicatori economico-finanziari suggeriscono il cattivo stato di salute dell’azienda, che non ha la capacità di contrastare la crisi, dovuta al suo declino.
Gli effetti negativi sono tanti, tra cui la riduzione dello slancio ed energia dei collaboratori, la perdita dei clienti e della visione strategica nel management, l’elevata conflittualità interna, l’indebolimento del livello di fidelizzazione.

 

Qual è il momento più favorevole per affacciarsi ai mercati internazionali?

 

Dunque, alla luce di quanto delineato finora, si potrebbe  pensare che la fase del ciclo di vita più incline ai processi di internazionalizzazione sia la FASE 3: MATURITÀ, in quanto si presuppone che l’impresa abbia, a quel punto, tutte le carte in regola per il miglior approccio ai nuovi mercati. Considerazione che riteniamo valide, nel momento in cui l’impresa non sia ricaduta nelle omissioni sopra indicate. 

Piuttosto, riteniamo che sia la FASE 2: SVILUPPO, ovvero, quella di sviluppo, a garantire una situazione ottimale: l’impresa, da un lato, dimostra un grado di apertura più alto, per quel che concerne l’atteggiamento dell’intero organico aziendale, dall’altro, produce finalmente MOL e ha la capacità di compensare eventuali debiti.

 

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